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OMOCISTEINA | COS’È E QUANDO FARE L’ESAME

L’omocisteina è un amminoacido presente nelle cellule del nostro organismo, in piccole quantità. Questo perché l’omocisteina prodotta all’interno delle cellule viene rapidamente metabolizzata e convertita in altri prodotti.
Se nell’organismo si verifica un accumulo di omocisteina può aumentare in modo particolare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Inoltre, secondo alcuni autori, l’eccesso di omocisteina nel sangue è uno dei fattori per lo sviluppo di patologie neurodegenerative. Inoltre, sembra esistere anche una correlazione con l’obesità, la PCOS (Sindrome dell’Ovaio Policistico), i problemi di fertilità e le fratture ossee di natura osteoporotica.

Omocisteina: come è influenzata dallo stile di vita?

L’omocisteina per essere metabolizzata ha bisogno in particolare delle vitamine del gruppo B. Lo stile di vita e l’alimentazione influiscono sui livelli di omocisteina: i cereali sono la principale fonte di folato; la frutta e gli ortaggi in genere contengono quantità significative di vitamina B6, mentre la vitamina B12 si trova principalmente in carni rosse, carni bianche e pesce.

La concentrazione di omocisteina può essere elevata prima che i test della vitamina B12 e del folato risultino alterati. Il test permette di rilevare la carenza di tali vitamine in persone con un deficit iniziale, prima che si verifichino sintomi evidenti più o meno gravi, come:
● diarrea
● vertigini
● senso di fatica
● debolezza
● perdita di appetito
● pallore
● battito cardiaco accelerato
● fiato corto
● dolore alla bocca e alla lingua
● formicolio e intorpidimento degli arti.

Come si esegue l’esame dell’omocisteina?

L’esame dell’omocisteina si esegue attraverso il prelievo di un campione di sangue venoso.
Come per tutti i prelievi di sangue venoso, è consigliabile che il paziente segua queste indicazioni:
– osservare un digiuno di 8-12 ore prima del prelievo, astenendosi dal prendere anche caffè, tè, latte o altre bevande, fatta eccezione per l’acqua naturale.
– non fumare nel periodo di tempo intercorrente tra il risveglio e l’effettuazione del prelievo;
– non assumere alcool nelle 12 ore precedenti il prelievo;
– diversi farmaci possono comportare un incremento o una diminuzione dell’omocisteinemia. Pertanto è sempre opportuno informare il proprio medico di qualsiasi trattamento, anche fitoterapico, a cui si è sottoposti in modo tale da interpretare correttamente il risultato dell’analisi.
In questo modo è possibile assicurare la buona riuscita del test.

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